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Riscontri straordinari per la mostra personale di Giorgio Benevelli

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Inaugurata lo scorso 19 dicembre, nelle sale espositive di Palazzo Ducale, l’ampia e ricchissima retrospettiva sull’opera e l’arte di Giorgio Benevelli, che presenta anche diverse opere provenienti da collezioni private e quindi quasi inedite per il pubblico, sta ottenendo risultati oltre le aspettative, per numero di visitatori e apprezzamento verso l’arte del Maestro castelnovese e verso un allestimento in grado di valorizzarla al meglio. Tra i visitatori dell’esposizione, in questi giorni sono programmate diverse visite di classi delle scuole appenniniche, con le opere benevelliane che hanno già mostrato di avere un forte appeal anche su questa fascia di giovanissimi, che non faticano a comprenderne il valore e le capacità tecniche che presuppongono. Inoltre Benevelli con il suo lavoro ha peraltro fortemente connotato il paese, per cui accanto alla mostra a Palazzo Ducale, c’è un vero e proprio “museo diffuso” visitabile in ogni momento: sue sculture in particolare sono presenti in piazze, parchi e chiese del territorio castelnovese, ed anche in Municipio. Per illustrare dove poter ammirare anche questi monumenti, l’Amministrazione comunale ha realizzato una sorta di mappa – cartolina che permette di costruire un itinerario completo di visita.

“Dalla matita alla materia” è il titolo dell’esposizione di Palazzo Ducale, che ripercorre la lunga carriera di Benevelli. Spiega Spiega l’Assessore alla Cultura Emanuele Ferrari: “Dalla matita alla materia non è soltanto una summa articolata dell’opera di uno dei nostri Maestri, è anche l’occasione di apprezzare il suo lavoro e le sue opere in una luce, in un luogo e in un allestimento curatissimo, che rivela nuove sfumature, a tratti donando alle opere stesse una nuova dimensione, nuove forme alle forme, nuovi colori ai colori, nuovi segni da decifrare sulla carta. La risposta del pubblico e delle scuole ci conforta e ci convince ad andare avanti in questa direzione: proporre percorsi ai cittadini per far loro riscoprire il valore assoluto della bellezza come legame imprescindibile tra ogni uomo e la sua terra, come impegno per una autentica custodia del creato, come modo di decifrare e organizzare i segni dei tempi difficili che viviamo, e orientare le scelte future. Dietro la cartolina invito abbiamo infine rappresentato, grazie alla sensibilità di Emanuele Lamedica, uno dei tanti amici di Giorgio che hanno condiviso questo percorso, una mappa, una sorta di Sentiero Benevelli che si snoda per le vie e i luoghi del centro di Castelnovo: con questo gesto semplice, una cartolina che si può portare in tasca, vogliamo dire che l’arte è a disposizione di tutti, respira ed è presente con noi quando giriamo per le strade, nelle piazze, nelle stanze del Municipio, nei momenti di raccoglimento al cimitero, in quelli di convivialità nei ristoranti, di riposo nei parchi; è parte di noi e a volte ci chiede soltanto di farsi vedere e raccontare in silenzio la sua e la nostra storia”.

Benevelli nasce a Collagna il 3 Maggio 1925 da una famiglia di origine toscana, lucchese per la precisione, di antiche radici artigiane. Nel 1930 la famiglia Benevelli si trasferisce a Castelnovo ne Monti ed è qui che Giorgio inizia la scuola che poi abbandonerà per iniziare quel grande periodo di antico apprendistato che lo porterà a svolgere i più svariati mestieri: l’ aiuto barbiere, poi il meccanico di moto ed infine l’autoriparatore e trasformatore di autovetture. Da questo suo saper maneggiare la materia nasce poi l’istinto e la propensione a realizzare qualcosa di artistico: a renderlo conosciuto a livello nazionale, nonostante sia anche un valentissimo pittore, sono le sue sculture. Accumula infatti destrezza manuale con ogni tipo di lavorazione alle macchine utensili e soprattutto diviene abile nell’ uso del cannello assiacetilenico. Proprio nell’ uso del cannello si fondano i prodromi della sua tecnica scultore: fasciare figure aeree con lastre metalliche (rame, alluminio ferro), plasmarle e saldarle. Si può ben comprendere la difficoltà ad impiegare questa tecnica, rispetto allo scolpire (peraltro dall’ artista non disdegnato ed anzi recuperato specie negli anni più recenti) o plasmare, togliendo dal pieno. Lo stile di Giorgio Benevelli è figurativo, anche se nel corso dei decenni di attività non ha disdegnato di creare opere astratte. La mostra resta visitabile fino al 31 gennaio con i seguenti orari: il venerdì, il sabato e la domenica dalle 15 alle 18. Per informazioni: Biblioteca comunale tel. 0522 610204.

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