“Natale, nel bene e nel male” è il titolo della serata che vedrà sul palco Rossana Casale, tra le voci più originali della musica italiana, accompagnata dal trio composto da Emiliano Begni al pianoforte, Ermanno Dodaro al contrabbasso e Francesco Consaga al sax soprano. Concerto davvero di altissimo livello quello in programma venerdì sera, 18 dicembre, alle ore 21 nell’ambito della stagione del Teatro Bismantova.
Duke Ellington, uno dei più grandi compositori della storia del jazz e del Novecento Americano, disse che il jazz è come il tipo di uomo che non vorresti mai che tua figlia frequentasse. Il jazz, nella storia insieme al gospel, arriva come la musica dei neri che lavoravano nelle piantagioni, nella costruzione di strade, ferrovie: le note dei disperati, sfruttati, poveracci. Nasce dalle corde più profonde, quelle che vibrano soprattutto nelle situazioni più drammatiche e ricordano all’uomo perchè è Uomo portandolo alla creazione di qualcosa di unico, universale e quindi eterno. Il jazz nel corso del tempo si è lasciato contaminare da tutti i generi musicali preesistenti e successivi, più o meno nobili: li ha rielaborati e accolti, sperimentando, evolvendosi e ‘imbastardendosi’, per arricchirsi. Cosa c’è di più azzeccato che concludere un 2015 impegnativo, multiculturale, pieno di divergenze, differenze, cambiamenti, scontri o mancati incontri con un jazz di altissima qualità quale quello di Rossana Casale e del suo trio?
“Natale nel bene e nel male”, perchè il jazz esprime questo: un modo di parlare del baratro e della verità delle anime umane dopo averli guardati entrambi in faccia. Accompagnano questo jazz di autori dal mondo, poesie e prosa, italiana e straniera, espressioni della natura alta dell’umanità. Il male e il bene sono indagati, sono raccontati: un modo di ricominciare, dunque, che ci viene offerto nella maniera più aperta e comprensibile, più tollerante e comprensiva: quella della musica.
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