Monte Castello è l’altura che sorge a ridosso del Centro Storico di Castelnovo Monti. Oggi è una delle tre pinete che caratterizzano il centro urbano, insieme a Monte Bagnolo e a Monte Forco. Esse rappresentano un elemento caratteristico del paese. In particolare le prime due sono ricche di percorsi ed itinerari che le rendono fruibili per escursioni o semplici passeggiate. Monte Bagnolo ha un ampio “anello” pianeggiante, attrezzato anche con informazioni sull’importanza del movimento fisico a tutte le età per la salute cardiovascolare e non solo, ed un piccolo parco giochi per i bambini. Monte Castello rappresenta un luogo fortemente identitario per il paese: sulla cima sono presenti i resti di una fortificazione di epoca matildica, che secondo gli studiosi sarebbe quella che dà anche il nome al paese, seguendo in linea temporale il più antico castello che sorgeva sulla Pietra di Bismantova, di fondazione bizantina, poi abbandonato per problemi strutturali. La struttura presente su Monte Castello è stata oggetto in anni recenti di campagne di scavo e di studio. Così descrive la struttura oggetto di studi l’architetto Walter Baricchi, che ha seguito la genesi del progetto di intervento ed è responsabile del Club Unesco di Reggio: “Si tratta di un antico castello canossano, certamente parte integrante del sistema fortificato delle terre matildiche a controllo sia del principale centro abitato dell’Appennino reggiano che della importante strada per la Toscana attraverso il passo di Pradarena. Attualmente è allo stato di rudere rimanendo l’antica torre e resti delle mura. L’Amministrazione comunale, in collaborazione con il Club Unesco di Reggio Emilia e l’associazione di volontariato Archeomontagna, ha avviato un progetto di recupero e valorizzazione del sito. La storia del castello è molto antica: verso la metà del secolo X la famiglia Canossa aveva esteso il suo dominio nella nostra montagna e, poiché sono nominate in documenti dell’epoca Felina e Malliaco, è giusto pensare che questo dominio si estendesse anche su Bismantova e sul nascente Castelnovo. Tra il 1062 e il 1100 questa famiglia costruì un altro castello, ‘castrum novum’, che doveva poi dare il nome al paese, in contrapposizione al ‘castrum vetus’ che sorgeva su Bismantova. Sul monte fu costruita una torre o guardiola che esiste ancora in parte. Costruito dai Canossa il nuovo castello, questo nel 1111 fu donato da Matilde al monastero di Canossa, insieme con Felina e Sarzano. Ormai il nome nuovo di questo paese entra nei documenti e a poco a poco diventerà popolare. In una bolla di Papa Adriano IV del 1156 vengono confermati a Manfredi, abate di quel monastero, Sarzano e Felina e Castrum Novum cum capella et curte, e lo stesso si dirà in un’altra carta del 1188. Si ha notizia e documentazione dell’esistenza di quattro cunicoli sotterranei che sboccavano ai margini inferiori della pineta o del vecchio borgo”.