Descrizione
ZR I è vietata l’attività venatoria nei confronti della specie cinghiale.
Sono autorizzate le forme di controllo faunistiche del cinghiale con l’utilizzo:
1) Trappole
2) Tiro selettivo
3) Cerca con veicolo
4) Girata con massimo di 3 cani e 15 persone
Le forme di controllo faunistiche sono coordinate dal Commissario Straordinario PSA e svolte da:
1) Ditte specializzate appositamente incaricate
2) Polizia Provinciale
3) Operatori abilitati al controllo faunistico, residenti nella stessa zona di ZRI (possono prendere parte alle azioni di depopolamento anche operatori con residenza venatoria nella zona di restrizione I ma residenza anagrafica altrove, purché in zona indenne)
Tutti gli operatori coinvolti nell’attività di depopolamento e recupero delle carcasse devono essere in possesso della formazione specifica in materia di biosicurezza (bioregolatori).
Ogni Istituto Faunistico ed ogni azienda Faunistica venatoria, altro soggetto pubblico o privato responsabile dell’attività di abbattimento, recupero e gestione delle carcasse DEVE SVILUPPARE UN PIANO DI GESTIONE DELLA BIOSICUREZZA con l’obiettivo di prevenire la contaminazione virale, da trasmettere per l’approvazione all’ACL (servizio Veterinario AUSL) direttamente o all’indirizzo veterinariare@pec.ausl.re.it
Il piano di gestione della biosicurezza deve contenere:
1) Nominativi e contatti degli operatori
2) Elenco strutture per il conferimento delle carcasse, Centro di Raccolta Selvaggina (CRS) posto all’interno della zona di restrizione
3) Istruzione operative per la gestione: formazione degli operatori (attestato bioregolatore e/o persona formata), abbattimento, trasporto della carcassa intera e in sicurezza.
CONFERIMENTO CARCASSA A CRS
Tutte le carcasse di cinghiale conferite al CRS sono:
1) Identificate singolarmente
2) Sopposte a test per PSA e Trichinella
3) Poste in blocco ufficiale, in attesa dei referti analitici, insieme alle altre carni eventualmente presenti in cella (carni anche di altre specie) e dei relativi sottoprodotti (SOA).
In caso di esito sfavorevole tutte le carni e relativi SOA sono considerate lotto unico e inviate alla distruzione (attività svolte sotto il controllo del servizio veterinario)
In caso di esito favorevole le carni di cinghiale sono lasciate nella disponibilità dei singoli operatori abilitati al controllo faunistico e nei limiti previsti, destinate ad autoconsumo e cessione diretta solo all’interno della zona di restrizione