NEWS

Nasce a Castelnovo la Pinacoteca botanica, un grande progetto artistico ideato da Ermanio Beretti

Categories: News Eventi

L’obiettivo è la valorizzazione delle piante spontanee che crescono sui muri nel centro abitato

Un nuovo progetto artistico estremamente originale e innovativo sta partendo a Castelnovo Monti. Ha l’obiettivo di realizzare in paese una mostra permanente a cielo aperto, la “Pinacoteca botanica”. A idearlo è stato uno degli artisti da più tempo attivi in montagna, Ermanio Beretti, che ha unito un’esperienza nell’ambito della produzione di opere ed esposizioni personali e collettive condotta fin dagli anni ’70, ad un’altra passione personale che coltiva da sempre: quella per le piante ed erbe spontanee del territorio.

A suggerirgli questa nuova sfida artistica sono state, come lui stesso spiega, “le erbe vagabonde che ci parlano dai muri”.

Spiega meglio Beretti: “Tra le crepe dei muri, dove finisce l’asfalto, dove si accumula un po’ di polvere, piccole piante riescono a trovare il modo di vivere e prosperare, si accontentano del poco che trovano e in cambio ci danno bellezza, ossigeno e nutrimento. In pochi le notano, in tanti le scambiano per elementi di “degrado”, magari chiamandole con faciloneria “erbacce”. Ma è una questione di punti di vista, di abitudine e conoscenza. Il nostro sguardo può cambiare e imparare a coglierne il valore. A Castelnovo in alcune strade sui muri sono presenti erbe spontanee quali Ciombolino comune, con i suoi fiori dai colori delicati, la Parietaria, la Celidonia o Erba delle rondini, che una volta veniva usata contro le verruche, il Grespigno, la Galium aparine, detta anche “attaccamani”, l’Asplenio, un tipo di felce che un tempo si diceva potesse curare dai calcoli e dalle malattie della milza, il Farfaro, e qualche bell’esemplare di Cappero”. Forme di vita che sono esempi di resilienza, e che in contesti che non sono ne’ boschivi né agricoli, bensì nel mezzo dei centri abitati, contribuiscono a regalare “fiammate” di verde, ma anche a migliorare la qualità dell’aria. Tanto che secondo l’artista “queste potrebbero essere le piante del futuro, proprio per la loro capacità di prosperare sui muri anche nelle città”. Da qui l’idea di Beretti per valorizzarle: “L’intenzione è di recuperare delle vecchie cornici in disuso, colorarle con colori vivaci, e apporle in paese attorno a questi esemplari di piante, con delle piccole etichette che ne spieghino nomi e proprietà. Alla fine in paese avremo, appunto, una Pinacoteca botanica”.

Un percorso che si vuole rendere partecipato dalla comunità, che può donare vecchie cornici che non siano più utilizzate: i donatori potranno dipingerle dei loro colori preferiti, oppure donarle come sono e alla colorazione penserà Beretti con l’ausilio di altri volontari. Le cornici possono essere consegnate presso la Biblioteca comunale Crovi, nella sede di via Sozzi, negli orari di apertura (per informazioni tel. 0522 610204).

Afferma il Vicesindaco e Assessore alla Cultura di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari: “La natura dimostra ancora una volta di essere una grande maestra nel farci scoprire la bellezza, e nel farci capire che l’arte di fatto rende visibile l’invisibile. La bellezza può essere a portata di mano se siamo attenti, se cambiamo prospettiva: guardando un muro possiamo già andare oltre quel semplice muro, cogliere altri dettagli, e questo è un insegnamento molto forte, quasi di tipo etico, sull’arte e il modo di scoprirla”.

Ermanio Beretti è nato a Spigone di Vetto nel 1953. Ama l’ironia che sa di terra e vento, voli e nuvole. Vive a Pianezzo, comune di Carpineti, coltiva erbe aromatiche. Ha nel salone di casa dove vive una grande finestra, gli stipiti sono la cornice di un grande quadro naturale e di fronte una grande quercia e la prospettiva dei campi e dei monti. È diplomato all’Accademia di Belle Arti di Brera, Milano. Risalgono al 1978 i suoi primi interventi pittorici, decorazioni ambientali, in cui ha modo di sperimentare gli studi sul colore e sulla percezione appresi dai suoi maestri d’Accademia, Luigi Veronesi, Davide Boriani, Gabriele de Vecchi, Alik Cavaliere. In questi anni si dedica pure al design, con particolare attenzione alle strutture ludico-pedagogiche per l’infanzia. Comincia nel 1979 la produzione artistica più propriamente detta.