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Il Prefetto incontra i Sindaci della montagna: riunione del Comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica a Castelnovo

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Conoscere e supportare i territori andando loro incontro, anche fisicamente: è questa la logica del “Comitato itinerante”, fortemente voluto dal Prefetto Rolli, la cui seconda riunione si è tenuta questa mattina a Castelnovo ne’ Monti.

La seduta è stata anticipata da una visita del Prefetto presso la sede della Compagnia dei Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti, dove, accompagnata dal Questore Ferrari, dal Comandante provinciale dei Carabinieri Milani e dal Comandante provinciale della Guardia di Finanza Bixio, ha incontrato il Comandante della Compagnia Ghisilieri e i comandanti di tutte le stazioni del territorio montano. È stata l’occasione per esaminare l’andamento dei fenomeni criminosi in quella parte della Provincia e per sensibilizzare le articolazioni dei Carabinieri più prossime ai territori sull’importanza della loro funzione, specie con riferimento al tema delle infiltrazioni mafiose.

Subito dopo si è tenuta la riunione del Comitato presso la sala consiliare del Comune di Castelnovo ne’ Monti, alla quale hanno preso parte, oltre al Presidente della Provincia e ai vertici delle Forze di polizia, anche i sindaci dell’Appennino reggiano.

È stato fatto il punto della situazione sull’ordine e la sicurezza pubblica del territorio di competenza della Compagnia dei Carabinieri di Castelnovo ne’ Monti, che comprende tutti i comuni della montagna, ed è stata richiamata l’attenzione dei sindaci sul loro ruolo di autorità locali di pubblica sicurezza.

«Per esercitarlo al meglio – ha evidenziato il Prefetto – è fondamentale instaurare un rapporto di fiducia e di fattiva collaborazione con le Forze dell’ordine e con le loro articolazioni territoriali. È proprio per questo che oggi siamo qui, insieme ai vertici provinciali della Polizia di Stato, dell’Arma dei Carabinieri e della Guardia di Finanza, per conoscerci in presenza e per ribadire che le istituzioni statali sono sempre pronte a cogliere ogni sollecitazione e ogni criticità dai territori».

Al riguardo, sia il Questore che il Comandante provinciale dell’Arma dei Carabinieri hanno sottolineato l’estrema importanza del rapporto tra i sindaci e i rispettivi comandanti di stazione dei Carabinieri, da sviluppare e consolidare anche attraverso un costante scambio di informazioni, in modo da anticipare e gestire con efficacia i diversi fenomeni di illegalità che possono verificarsi sul territorio.

«Anche con riferimento alla gestione delle gare di appalto – ha poi messo in luce il Comandante provinciale della Guardia di Finanza – è importante tenere gli occhi ben aperti e segnalare qualunque anomalia, specie quando inizieranno ad arrivare i finanziamenti del PNRR».

«D’altronde – ha aggiunto il Prefetto – gli amministratori locali sono i primi avamposti della legalità, anche per la prevenzione delle infiltrazioni della criminalità organizzata, dalla quale la provincia di Reggio Emilia non è immune, come testimoniano le numerose interdittive adottate di recente».

A tale proposito, il Prefetto ha poi richiamato l’attenzione dei sindaci non solo sui pericoli esterni ma pure su quelli interni alla propria amministrazione, legati cioè al fenomeno della corruzione: «per prevenirlo – ha precisato – occorre sviluppare sempre di più gli anticorpi, predisponendo ogni utile misura organizzativa, come ad esempio la rotazione degli incarichi, specie nei ruoli più delicati».

Nelle due ore di confronto, i primi cittadini hanno manifestato piena soddisfazione per l’iniziativa odierna e, in generale, per l’apertura delle istituzioni statali ai problemi del territorio. Più voci, infatti, hanno rappresentato il rischio di sentirsi disorientati dinanzi alle complesse sfide quotidiane, che vanno dai problemi di ordine pubblico a quelli sanitari, dalla gestione degli appalti al fenomeno del disagio giovanile: specie per chi è alla prima esperienza amministrativa, dunque, è indispensabile fare rete sia con le comunità limitrofe che, soprattutto, con le istituzioni dello Stato sul territorio.

«Proprio in questo senso – ha concluso il Prefetto – la vicinanza delle istituzioni statali agli enti locali, lungi dal minarne l’autonomia, è fondamentale per garantirne le prerogative e il corretto esercizio delle competenze».