Dal 2018 L’UOMO CHE CAMMINA più che un evento, è un cammino, nel vero senso della parola, che ha per filo conduttore il rapporto tra l’essere umano, il sacro e la natura, oggi nell’accezione più ampia di ambiente e sostenibilità.
“Giorni di cammini fisici, reali, percorsi attorno e sulla Pietra di Bismantova e in luoghi diversi del nostro Appennino che, per la loro conformazione, esprimono in maniera molto forte quel legame ancestrale che c’è tra l’anima dell’uomo e la natura” afferma Giovanni Mareggini direttore artistico del NonFestival. “Un modo per riflettere anche sulla dimensione del tempo: il giorno scandito dagli antichi rintocchi delle campane, come era fino a non tanti anni fa per tutti i lavoratori dei campi delle nostre colline, per accompagnare un uomo che continua a camminare”.
Il titolo del NonFestival richiama l’opera di Christian Bobin “L’uomo che cammina” in cui la figura di Gesù Cristo – mai nominato in tutto il racconto – emerge come uomo che percorre senza sosta le strade di una zona che è circa “sessanta chilometri di larghezza e trenta di lunghezza”, una zona paragonabile all’Appennino Reggiano. L’uomo che cammina secondo Bobin “è quel folle che pensa che si possa assaporare una vita così abbondante da inghiottire perfino la morte”.
La quarta edizione della rassegna di letteratura, teatro, musica e arte – che, come sempre, è arricchita da iniziative musicali e artistiche che si tengono nelle pievi, nelle corti e sui sagrati – si svolge in tre tempi: dai primi di agosto a fine ottobre, tra presentazioni di libri, lectio magistralis, letture, in programma anche la Lectura Dantis dal Purgatorio di Giovanni Lindo Ferretti, una camminata narrante da Castelnovo alla Pietra che prevede soste di riflessione, accompagnati da un economista e da un religioso, uno spettacolo teatrale e la mostra itinerante sulla Divina Commedia illustrata da disegnatori e vignettisti di fama internazionale Suggestioni.
Negli anni il NonFestival ha visto la partecipazione di importanti attori come Paola Gassman, Amanda Sandrelli, Lorenzo Gioielli, la Compagnia Teatro delle Albe, intellettuali e scrittori come Valerio Magrelli, Vivian Lamarque, Gabriella Caramore, docenti universitari come Roberto Favaro, Marco Santagata, Sergio Manghi, teologi come Brunetto Salvarani e Fausto Taiten Guareschi, l’abate del tempio zen Soto di Fudenji, musicisti di levatura internazionale come Andrea Padova, Giovanni Picciati, Franco Mezzena, Claudio Piastra, e artisti (pittori, scultori, fotografi) come Alfonso Borghi, Corrado Tagliati, Ermanio Beretti, Simona Sentieri e molti altri. Le loro opere, stampate su taccuini e cartoline e raccolti in eleganti cofanetti, hanno definito i diversi momenti delle rassegne, gli eventi culturali e performativi e le lectio magistralis.
“Sotto la Pietra di Bismantova il 3 luglio abbiamo inaugurato il Centro Laudato si’, un progetto del Parco Nazionale che abbiamo sostenuto e per il quale anche il NonFestival è stato ed è una tappa di avvicinamento” sottolinea Emanuele Ferrari. “Abbiamo anche creato un logo che unisce Dante e la Pietra, e cercheremo di sviluppare il legame tra quel luogo e il nostro centro, coinvolgendo tutte le parti della comunità. E infine saremo presenti in altri tre Comuni dell’Appennino: Vetto e Ventasso, cui si aggiunge Carpineti, per celebrare insieme l’anniversario dantesco e il nostro comune cammino nel declinare la sostenibilità e la custodia del creato”. Il centro è stato intitolato facendo riferimento al Cantico delle Creature di San Francesco a cui si ispirava la seconda enciclica di Papa Francesco incentrata sull’interconnessione tra crisi ambientale della Terra e crisi sociale dell’umanità, ossia l’ecologia integrale.
“Il progetto di recupero dell’ex Eremo benedettino e la promozione dei valori religiosi sono una delle fonti ispiratrici del NonFestival; entrambi nascono e camminano insieme, perché condividono la valenza del rapporto tra natura e spiritualità. Proprio per questo L’UOMO CHE CAMMINA è una rassegna colta, originale e fuori dall’ordinario che si distingue per profondità e impegno e che rappresenta una eccezione nel clamore della leggerezza dell’estate” spiega Fausto Giovanelli, presidente del Parco Nazionale Appennino Tosco-Emiliano e aggiunge: “Negli spazi recuperati dove è allestito il centro si troveranno tutte le informazioni e le suggestioni sulla Custodia del Creato e su Bismantova. Ci saranno un bookshop, uno spazio per gli ex voto e una sala per attività di associazioni e artisti. Ci sarà anche una scuola sui temi dell’Enciclica in collaborazione col Centro di Etica Ambientale di Parma e un presidio dei Carabinieri forestali”.
Il progetto di recupero ha visto collaborare strettamente il Parco Nazionale dell’Appennino Tosco-Emiliano, la Diocesi di Reggio Emilia, l’Unità pastorale “Beata Vergine di Bismantova”, il Comune di Castelnovo ne’ Monti, il GAL Antico Frignano e Appennino Reggiano. Sono partner Legambiente, Cai, Guide Alpine della Pietra, Saer, la Società Geologica Italiana. La convenzione col Centro Etica Ambientale di Parma assicurerà un’attività di formazione continua.