Doveva essere una mostra importante quella ospitata in questo periodo nella sale di Palazzo Ducale: “Reverse – Una trilogia al contrario”, esposizione personale con le opere di Fabrizio Ugoletti, artista molto conosciuto in montagna e non solo con il nome d’arte di Fabretti.
Ma ovviamente il coronavirus ci ha messo lo zampino, ed ecco quindi che la mostra non si è potuta svolgere nella sede prevista. Almeno non adesso. Ma si è comunque voluto dare un’opportunità di fruizione del percorso artistico di Fabretti, anche se in modalità diversa. Ecco dunque che Luca Guerri ha realizzato un video che riprende le opere e l’artista al lavoro, con un sottofondo musicale altamente suggestivo a cura degli Saindubatta, gruppo indie lucchese, e un montaggio estremamente interessante, che lo rendono a sua volta un’elaborazione artistica assolutamente degna di nota. Il video è stato diffuso sulla pagina facebook della Biblioteca comunale Raffaele Crovi e sul sito istituzionale del Comune di Castelnovo.
Spiega l’Assessore alla cultura, Emanuele Ferrari:
Non avremo la totalità della mostra di Fabretti, che contiamo di recuperare in qualche modo e in altro tempo, come per L’altro lato del sogno di Anna Paglia. Era ed è una mostra Pasquale. Perché la sua cifra è il passaggio…da una Scrittura all’altra, del sacro nel quotidiano. Abbiamo però il suo racconto, il cammino che ha fatto l’artista con la sua materia, le mani la testa il cuore. Una specie di Esodo se vogliamo. Un piccolo viaggio di liberazione attraverso la bellezza. Un ritorno forse a una terra promessa. Lo vediamo. Lo ascoltiamo.
“Spesso l’arte contemporanea gioca sulla provocazione – scrive Thomas Predieri, nell’introduzione che aveva preparato per la mostra di Fabretti – ma se si andasse oltre le apparenze si potrebbe avere un’altra chiave di lettura. Ecco cos’è l’arte di Fabrizio Ugoletti – Fabretti, una sintesi perfetta tra Charles Le Brun e Maurizio Cattelan. Nelle sue opere si trovano forti richiami classici e rinascimentali, in particolare a Michelangelo, ma anche all’arte contemporanea e del Novecento, in particolare all’esperienza del Dadaismo e ad artisti come Hans Arp (1887 – 1966), Raoul Hausmann (1886 – 1971) e Kurt Shwitters (1887 – 1948). “Reverse” è un cammino a ritroso all’interno della Bibbia, dalla morte e resurrezione di Cristo a quel celeberrimo In principio Dio creò il cielo e la terra”.
Fabretti non dipinge soltanto, “costruisce” le sue opere, assemblaggi polimaterici la cui base è sempre il legno, lavorato e scolpito con sega, scalpello, sgorbia. Per estrarne nuove forme e suggestioni.