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Exhibition duo per la Primavera Musicale del Merulo il 10/3

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Nella Sala del Centro Parrocchiale “Don Bosco” di Castelnovo Monti domenica 10 marzo prosegue la rassegna concertistica dell’Istituto musicale Merulo con l’esibizione del gruppo Exhibition Duo che proporrà il progetto “The Italian Job: una serata unica di moderno romanticismo”. Il concerto esplorerà in un personale itinerario il Romanticismo musicale per chitarra e violino: un repertorio ricco, spumeggiante, eterogeneo e dalle molte e particolareggiate declinazioni compositive.
Exhibition Duo si forma nel 2012 al Royal College of Music di Londra, con il violinista rumeno Francesco Ionascu e il chitarrista italiano Giacomo Bigoni che stabiliscono da subito una fortissima affinità personale e musicale. Negli anni il duo ha accumulato decine di concerti di grande successo in vari Paesi europei (Italia, Romania, Spagna, Inghilterra), generando sempre divertimento ed entusiasmo in ogni platea.
Il concerto sarà strutturato in un programma diviso in due parti: la prima, incentrata su composizioni a cavallo tra Ottocento e Novecento, presenterà la Sonata Concertata (1803) del virtuoso del violino Niccolò Paganini, compositore tra i più noti e apprezzati musicisti dell’epoca, seguita dalla indiavolata Tarantella che il genovese compose nel 1819; si proseguirà con la Fantasia con variazioni da “La Gazza Ladra” del 1823, tratte dalle famose arie d’opera di Gioacchino Rossini, ad opera di Ferdinando Carulli, pioniere nell’utilizzo della chitarra solista e che diede notevole impulso all’evoluzione espressiva dello strumento; infine Vittorio Monti, di cui Exhibition Duo interpreterà la rapsodica Csárdás del 1904, una delle sue composizioni più note, concepita per violino e pianoforte e ispirata alla danza popolare ungherese csárda.
La seconda parte si aprirà con il capolavoro per chitarra di Gary Ryan “Benga Beat”, portato in Italia e diffuso tra pubblico e chitarristi grazie a Bigoni. Il duo si cimenterà poi nella malinconica Danza Espanola “Oriental” del pianista catalano Enrique Granados, e infine nel trittico de La Historia del Tango dello storico compositore argentino Astor Piazzolla, composto da Bordel 1900, Café 1930, e Nightclub 1960.