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Dal 24 febbraio a Palazzo Ducale le sculture di Giuseppe Schenetti

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È fissata per sabato, 24 febbraio, l’inaugurazione della mostra “Arcane fusioni” con sculture e opere di Giuseppe Schenetti. La mostra sarà ospitata fino al 18 marzo nelle sale di Palazzo Ducale, e l’inaugurazione è fissata sabato alle ore 17. Sarà poi aperta ogni venerdì, sabato e domenica dalle 16 alle 19.

Lo scultore toanese Giuseppe Schenetti dopo le prime esperienze di carattere figurativo, aggiunge al suo stile elementi come solchi, incisioni, geometrie piramidali o a gradoni. Dagli spaccati delle superfici metalliche si intravedono costruzioni e congegni interni, come fossero testimonianze di altre civiltà, di altri mondi, incise e blindate nel bronzo, con forti richiami esoterici e allusioni alla mistica alchemica. Schenetti ha scoperto di avere la passione per la scultura, che ha poi capito essere innata in lui, perché sua sorella aveva in casa della creta e un giorno si è messo a lavorarla. Ha iniziato a praticare quello che all’inizio era un semplice hobby all’età di trent’anni. Impiega circa un mese per realizzare ogni scultura, perchè, come spiega lui stesso, il procedimento di lavoro è lungo: deve nascere l’idea, poi devono essere approntati i gessi, infine realizzata la fusione in bronzo.

Su questa nuova esposizione afferma l’Assessore alla Cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “Con questa mostra di Schenetti vogliamo dare corpo a un dialogo tra diversi linguaggi artistici, pittura e scultura in questo caso, che spesso convivono nel percorso dello stesso artista. È anche l’occasione di scoprire e vedere riunite in un solo luogo le opere di un artista della nostra montagna forse più conosciuto fuori, che da tempo in modo silenzioso ci offre una riflessione profonda sul significato della materia, sulla dimensione dell’arcano e del mistero che si nasconde nel nostro quotidiano, sulla necessità di fondere (e non confondere) insieme in una visione del mondo, ombra e luce, quasi a delineare così un nuovo orizzonte per il respiro della vita”.