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Una giornata di iniziative nel nome di Erik Satie

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L’Istituto musicale “C. Merulo” offre lunedì 6 giugno a tutta la comunità un particolare evento che vedrà coinvolti quasi tutti i suoi giovani studenti. Accompagnati dalle voci narranti di Fabio Gaccioli ed Emanuele Ferrari i musicisti compiranno una passeggiata tra alcuni luoghi del paese suonando e declamando le musiche e le parole del musicista francese Erik Satie di cui quest’anni si ricordano i centocinquant’anni della nascita.
Si partirà dai giardini pubblici alle ore 18 con il richiamo delle trombe di Elisabetta Virgoletti e Riccardo Guidetti e con il coro di voci bianche diretto da Maria Ielli accompagnato dal fisarmonicista Luca Razzoli. Un’altra fermata vedrà protagonisti i clarinettisti Chiara Manfredi e Niccolò Rocchi ed il flauto di Laura Iori. La tappa successiva sarà nella corte del Centro polivalente dove si esibiranno i giovani pianisti Marzia Imperatori, Giovanni Iotti, Letizia Genitoni, Elisa Rosati, Francesco e Giulia Fabian, le flautiste Alessandra Coli, Margherita Paglia suonando le irreverenti e divertenti melodie di Satie, tra cui il celebre Le tango perpetuel, una composizione che potrebbe non aver mai fine.
Ultima tappa nella sala concerti dell’istituto dove si esibiranno chitarristi, le pianiste Valentina Spagnoletti, Lucia Rinaldi, Anna Palazzi e il gruppo di musica d’insieme diretto da Mirko Ferrarini. All’interno della scuola verranno istallati anche postazioni video dove poter vedere rari filmati di carattere dadaista e di celebri artisti quali René Clair e Marcel Duchamp.
Un’occasione per conoscere o approfondire un personaggio sfuggente ed enigmatico che ha precorso la modernità inventando la musica aleatoria, l’arte povera e anticipando le poetiche del surrealismo e del dadaismo. Erik Satie è stato un musicista ironico, stravagante, esoterico, geniale. Adorato sempre da alcuni e ignorato a lungo da molti, è stato una figura chiave della musica del primo Novecento. I suoi pezzi, spesso di brevità fulminante, sembravano quasi degli scherzi o delle battute di spirito, ma in realtà precorrevano la modernità, inventando l’aleatorietà e anticipando le poetiche del surrealismo, del dadaismo e dell’arte povera.

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