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Il 9 maggio si recupera il convegno sulle potenzialità del Mab Unesco

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Si terrà lunedì prossimo, 9 maggio, alle ore 20.30 nella Sala consiliare, nel Municipio di Castelnovo ne’ Monti, un dialogo pubblico dal titolo significativo: “Mab Unesco Appennino – Anno 1°: un piano di azione condiviso dopo la conferenza mondiale di Lima”. Sono previsti interventi istituzionali di alto livello: Philippe Pypaert, Rappresentante dell’ufficio Europeo Unesco, con la partecipazione di Emanuele Ferrari, vice Sindaco di Castelnovo Monti e Fausto Giovanelli, Presidente del Parco nazionale dell’Appennino tosco emiliano. Saranno inoltre presentate importanti testimonianze, da settori chiave che rappresentano il valore dell’area Mab dell’Appennino: il volontariato, con il Presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto Iacopo Fiorentini; il turismo, con l’imprenditore Walmer Corbelli titolare della Baita d’Oro in località Sparavalle; la scuola, per la quale interverrà l’insegnante Laura Campari; l’agricoltura, con la testimonianza di Sara Laberenti, dell’azienda agricola Varo di Carpineti, che fa parte del progetto Futuro Verde (che riunisce numerosi giovani imprenditori della montagna).

“Intendiamo costruire un dialogo diretto e pratico sulle prospettive e le possibilità offerte dal riconoscimento di area Mab dell’Unesco – commenta il Presidente del Parco Fausto Giovanelli –. Già nei primi mesi sono stati gettati semi importanti, che hanno già attecchito. Essere Mab Unesco non è un marchio di qualità da esibire, è prima di tutto una sfida, culturale, imprenditoriale, economica – continua Giovanelli –. In primis rivolta a noi stessi, per incrementare il nostro capitale umano, accrescere la formazione di competenze mirate. Lunedì sera entriamo nel merito del fare e del da farsi. L’obiettivo dichiarato delle aree Mab è infatti quello di essere siti privilegiati per la ricerca, la formazione e l’educazione ambientale, poli di sperimentazione di politiche mirate di sviluppo territoriale di avanguardia”.

Aggiunge il vice Sindaco di Castelnovo Monti, Emanuele Ferrari: “Continuiamo a tessere il filo del nostro essere Riserva Uomo e Biosfera. È una sfida e un impegno che le Istituzioni devono portare in modo autentico nelle mani dei cittadini, delle associazioni e delle diverse anime di comunità che abitano il territorio. Dopo il riconoscimento da parte di Unesco, sta a noi riconoscerci, dare inizio a dialoghi, costruire modelli di sviluppo e politiche che rendano concreto lo sguardo e la pratica della sostenibilità, l’attenzione all’equilibrio tra lavoro dell’uomo e rispetto della natura, a partire dai giovani e dagli studenti che credono e vivono il nostro territorio come il più straordinario laboratorio all’aria aperta, dove crescere e incontrarsi”.
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Unesco