“Abbiamo l’opportunità di essere tra i primi quattro territori selezionati per il progetto sulle Aree interne: è un passaggio fondamentale, perchè oggi ci poniamo il tema di una progettualità che ci indichi la direzione sullo sviluppo dell’Appennino per i prossimi 20 anni, ed essere tra le prime aree inserite nel progetto ci darà rilevanti mezzi per fare scelte concrete”. Sono parole del presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino reggiano, Enrico Bini, a seguito del convegno che giovedì mattina ha portato a Castelnovo Monti Fabrizio Barca, già ministro per la coesione territoriale nel Governo Monti ed oggi dirigente del ministero dell’Economia e le Finanze, e l’assessore regionale al coordinamento delle politiche europee allo sviluppo, scuola, formazione professionale, università, ricerca e lavoro Patrizio Bianchi. “Il convegno ha visto un grande interesse – spiega ancora Bini – ed ha dato un quadro vivace e complessivo di un territorio che ha grandi potenzialità e punti di debolezza su cui intervenire, ma che nell’insieme ha mostrato coesione sociale, punti di eccellenza, potenzialità attrattive anche verso le aree montane delle province vicine, il parmense, il modenese, e il versante toscano con il quale già oggi condividiamo il Parco nazionale e l’area Mab Unesco”.
Nel corso della mattinata sono stati affrontati diversi aspetti di questo ampio territorio, tra importanti testimonianze di imprenditori che hanno scelto di trasformare le scomodità del lavorare in un’area decentrata in altrettante opportunità, focus sulla situazione del Parco nazionale e del Mab Unesco, una panoramica sul settore agroalimentare, la tenuta dei servizi con interventi di esponenti Ausl, medici ospedalieri e di base, le potenzialità della fruizione escursionistica e sportiva dell’Appennino, il forte valore del mondo dell’istruzione e della formazione in montagna, l’importanza dello sviluppo di infrastrutture non solo viarie ma anche telematiche come la banda ultralarga.
Barca nelle sue conclusioni ha sostenuto che “Tra le 69 aree che stiamo prendendo in esame per questo importante programma per il quadro di sistema emerso anche oggi quella dell’Appennino reggiano è sicuramente tra le prime. Avete trasmesso l’immagine di un territorio coeso, che ha grandi punti di forza, e criticità sulle quali ha voglia e possibilità di intervenire. Vi faccio grandi complimenti in particolare per il quadro che avete illustrato sul settore scuola e istruzione, per azioni di lungo termine che avete intrapreso come la fusione dei quattro Comuni del crinale, e perchè avete la lungimiranza di sfruttare le vostre potenzialità di area – cerniera tra zone appenniniche vicine, anche fuori provincia e anche verso la Toscana”. Barca ha lasciato intendere che Castelnovo potrà essere inserita nel programma piuttosto rapidamente, e questo significherebbe avere un forte sostegno dal livello nazionale per progetti e investimenti che avrebbero una fortissima importanza sullo sviluppo dell’Appennino nel prossimo futuro.