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Il Primo Maggio a Castelnovo ricorderà i migranti per lavoro dell’Appennino

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Un’iniziativa significativa, che guarda al passato per definire meglio il nostro presente, e se possibile far capire su quali basi e valori potrà essere costruito un futuro di solidarietà. Si chiama “Valigie in piazza” l’iniziativa proposta dai Sindacati di Castelnovo Monti, Cgil, Cisl e Uil, con la collaborazione dell’Amministrazione comunale per la giornata del Primo Maggio, Festa dei Lavoratori. Una iniziativa nata da un’idea dell’artista Ermanio Beretti, che ha curato anche l’immagine della locandina, e che vuole ricordare i migranti della montagna. L’Appennino per decenni infatti è stato territorio di emigrazione massiccia, specialmente nella seconda metà dell’800 e la prima metà del ‘900: verso le città, dove tante donne andavano “a servizio”, a Milano e a Genova in particolare. Ma anche verso il Belgio, la Francia e gli Stati Uniti dove gli uomini andavano a prestare manodopera anche per i lavori più umili, mandando poi i soldi guadagnati, la maggior parte, ai parenti e le famiglie rimaste a casa. Una iniziativa che ha ovviamente anche l’intenzione di far riflettere come oggi un popolo che è stato di emigranti, in Appennino ma in generale in tutta Italia, stia affrontando il tema dell’immigrazione spesso soltanto in termini di paura e insicurezza. Gli organizzatori della giornata invitano tutti a portare con loro in piazza una valigia, per ricordare i migranti per lavoro. Il programma prevede alle ore 10 in piazza Gramsci la distribuzione di garofani (a offerta libera), poi il raduno e alle 10.30 il corteo per le vie del paese, con deposizione di fiori sul monumento ai caduti. Alle ore 11 in piazza Peretti interverranno Silvia Dallaporta della Cgil zona montana, Luca Ferri della Cisl montagna, e per il comizio conclusivo Fernando Guidetti della Uil. È previsto anche il concerto della Banda di Felina.