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Sulla situazione del Punto nascite dell’Ospedale Sant’Anna

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Dalla Regione apprendiamo con grande stupore che la commissione nascite ha espresso il suo parere favorevole alla chiusura del punto nascite di Castelnovo ne’ Monti, non ritenendolo sicuro. Allo stesso tempo L’assessore Venturi ha confermato l’intenzione di procedere con la richiesta di deroga.

La situazione Kafkiana in cui si sta districando il PD nella gestione di questa emergenza territoriale sarebbe quasi ironica se a farne le spese come sempre, non fossero le persone che sono divenute sempre meno cittadini e sempre più indicatori statistici per il mantenimento del potere.

Per anni dopo avere deciso di investire ingenti risorse nella faraonica costruzione del MIRE la politica ha tentato subdolamente di scaricare le responsabilità della decisione di chiusura dei punti nascite della provincia , agli operatori ospedalieri e alle commissioni di tecnici che ne dovevano comprovare la “sicurezza”.
Questo valzer si è protratto per anni rimbalzandosi a vicenda la responsabilità di tale decisione con il solo scopo di prendere tempo e di fare metabolizzare una situazione che creerà disagi territoriali
alle popolazioni residenti.

I politici dicevano che dovevano decidere i tecnici ed i tecnici rispondevano che dovevano decidere i politici  mentre nel mezzo nascevano comitati e masse di cittadini sempre più indignati.

Ora che si avvicinano le elezioni e che le statistiche tanto care  ai politici confermano una perdita di fiducia da parte dell’elettorato anche chi fino ad ora era rimasto nell’ombra esce allo scoperto mettendoci la faccia per la causa comune (ma bisognerebbe capire contro chi si manifesta, contro se stessi forse?).

Quindi facendo un piccolo riassunto il punto nascite dell’ospedale S. Anna non era sicuro ma i politici lo lasciavano operare mettendo a repentaglio le vite di nascituri e partorienti, poi hanno pensato di verificare nuovamente e la commissione di tecnici si è espressa chiaramente confermando che non può operare in sicurezza. Tutto questo
ha portato ad una vera e propria rivolta del territorio sempre più consistente che ha fatto tremare i palazzi del potere e quindi in barba a quanto sempre detto e ridetto ora i politici speculando sulla pelle delle persone decidono di fare una mossa da manuale: Richiesta di Deroga (a loro stessi dato che Stato e Regione sono governati dal
PD).
A pensare male a volte ci si prende, quindi non sarà che questa decisione sia dettata dalle imminenti votazioni, per poi successivamente ad acque calme chiusura forti dei pareri tecnici e per salvaguardia della sicurezza delle partorienti?
Non sarà che vecchi e nuovi esponenti del Partito Democratico interessati ad occupare poltrone di prestigio nella prossima legislatura stiano architettando tutto in modo da riconquistare quel minimo di consenso necessario per i loro fini?
Le persone della montagna sono persone che hanno sempre sofferto a fronte di disagi territoriali e mancanza di servizi ma che amano la loro terra ed eroicamente hanno deciso di viverci e di dare vita in questa terra ai loro figli. La politica ed i politici dovrebbero se non altro portare rispetto a  questo territorio e fare non uno ma molti passi indietro. Dovrebbero in ultima istanza, sempre che abbiano un minimo di dignità, iniziare a prendere impegni chiari ed inconfutabili con il territorio mettendo nero su bianco che il punto nascite così come l’ospedale tutto non verranno chiusi!
Non servono deroghe temporali studiate solo per un consenso elettorale momentaneo ma impegni sottoscritti con nomi e cognomi affinché vengano fugati tutti i dubbi del caso e per potersi ricordare chi ha fatto e cosa.

M5S Castelnovo ne’ Monti