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Dall’8 luglio a Palazzo Ducale una grande mostra con le acqueforti di Ugo Viappiani

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La proposta espositiva dell’estate a Palazzo Ducale è legata ad un artista storico di Castelnovo, Ugo Viappiani. “L’Appennino tra realtà e sogno” è il titolo della mostra, che propone una selezione di sue acqueforti, una tecnica complicata per la quale ormai Viappiani è conosciuto e apprezzato ben oltre i confini castelnovesi. La mostra sarà visitabile fino al 20 agosto: l’inaugurazione sarà sabato, 8 luglio, alle ore 17, con interventi musicali a cura dell’Istituto musicale Peri – Merulo.

Afferma l’Assessore alla Cultura di Castelnovo, Emanuele Ferrari: “È un grande onore ospitare la serie completa delle acqueforti di Ugo Viappiani. In ogni segno scavato con pazienza in ciascuna di esse, c’è la sapienza di una grande anima, che da sempre ha saputo cogliere i segni del tempo, mettersi in ascolto della bellezza del nostro paesaggio e restituirla in immagini di grande pulizia, rivelando ogni volta la profondità della superficie, l’incanto di chi sa guardare la cosa con gli occhi del cuore”. Le acqueforti sono opere particolarmente complesse, che richiedono decine di ore di lavoro per ogni lastra. Una tecnica con cui Viappiani ha immortalato incantevoli scorci dell’Appennino. L’artista si è avvicinato all’acquaforte ormai 20 anni fa, condotto da una grande passione per le linee fini, i dettagli, un disegno realistico frutto di una manualità affinatissima, che però alla fine suscita grandissime suggestioni: Viappiani del resto la passione per le linee pulite la esprime anche in altri contesti, visto che è pure un apprezzatissimo calligrafo. A questo abbina una esperienza ancora più lunga come tipografico, quindi il torchio gli è familiare da sempre. La tecnica di incisione delle lastre l’ha poi affinata grazie al maestro Ettore Mossini, docente di incisione all’istituto Toschi di Parma, attraverso la frequentazione diretta per alcuni mesi abbinata a tanto studio sui manuali. La sua ispirazione principale sono i paesaggi, ma anche gli angoli nascosti e intimi che l’Appennino sa offrire. Ha poi una predilezione particolare per la Pietra di Bismantova, ma accanto alla rupe identitaria del territorio anche soggetti quali i sentieri, gli alberi, le piante, che delinea con una dovizia di particolari certosina, che richiede più di 50 ore di lavoro per ogni lastra. Fino al 20 agosto la mostra sarà visitabile ogni venerdì, sabato, domenica e festivi dalle ore 16 alle 19. Per informazioni: Biblioteca Crovi, tel. 0522 610204, biblioteca@comune.castelnovo-nemonti.re.it.